Giardini
Progettiamo il giardino...ma da dove iniziamo?
Il giardino dovrà seguire lo stile della casa e dell’arredo interno, un buon progetto è innanzitutto semplice, e più lo spazio è ridotto e maggiore sarà la semplicità delle soluzioni da adottate; ma non confondiamo la semplicità con la raffinatezza, ingrediente che arricchisce ogni composizione e che sarà assolutamente desiderabile nel giardino.
La prima cosa per incominciare bene, è chiarirsi le idee!
Incominciamo a definire uno stile di riferimento, anche se spesso, nella progettazione dei giardini gli si da troppa importanza.
Rustico, formale, campagnolo, giapponese, inglese, e chi più ne ha e più ne metta, ma il giardino dovrebbe essere svincolato da mode e costrizioni stilistiche perché è giusto che rappresenti l’espressione del proprio PROPRIO stile di vita.
È troppo riduttivo quindi seguire le mode, che molto frequentemente impongono risultati immediati e cliché prestabiliti (spesso plasmati intorno ai loro stessi ideatori), ma da questi possiamo trarne idee e spunti ed adattarli alle nostre necessità e al nostro modo di vivere.
Un buon progetto è innanzitutto semplice, e più lo spazio è ridotto e maggiore sarà la semplicità delle soluzioni da adottate; ma non confondiamo la semplicità con la raffinatezza, ingrediente che arricchisce ogni composizione e che sarà assolutamente desiderabile nel giardino.
Il giardino dovrà seguire lo stile della casa e dell’arredo interno, che verrà di conseguenza “translato” anche all’esterno, quindi, se state bene nella vostra casa e se vi sentite a vostro agio così com’è, allora vuol dire che avete trovato il vostro stile e che potete portarvelo anche in giardino.
Per semplificarci la vita, determiniamo alcuni macro stili da tenere come riferimento per impostare la struttura del giardino e come spunto per iniziare.
Definire quale stile è adatto al committente è uno principali compiti del Garden Designer, ma nella maggior parte dei casi non è così semplice, perché tutti nel loro profondo sanno qual è il giardino del loro cuore, ma il difficile è esprimerlo a parole. Ecco allora che il Garden Designer va alla ricerca dei desideri più nascosti , districandosi tra i meandri dell’inconscio, attraverso ricordi e vissuti e al di là delle parole o della lista dei desideri che gli viene presentata.
Grossolanamente possiamo distinguere: lo stile formale, asimmetrico e informale.
Nel giardino formale una metà dello spazio rispecchia l’altra, è’ uno stile statico ed equilibrato.
Il giardino formale ci riporta con la mente ai giardini cinquecenteschi all’italiana, più adatti da ammirare che da vivere, ma in realtà questo stile tradizionale ben si adatta anche agli ambienti moderni . Questi giardini sono indicati per le case con facciate pulite, regolari , lineari, e si adattano anche all’intimo perimetro di un cortile interno oppure ai giardini di città.
In questo contesto vengono spesso collocati punti focali disposti con attenzione , come una scultura, uno specchio d’acqua, una zona arredata o un gazebo. Anche le piante possono essere disposte in modo bilanciato e simmetrico in base alla loro tipologia, dimensione e fioritura.
Il giardino asimmetrico è figlio dei movimenti artistici moderni, ed ha impiegato molto tempo ad affermarsi nella progettazione, infrangendo le regole dello stile classico e tradizionale. L’equilibrio e l’armonia sono determinati, non tanto dal posizionamento regolare di elementi e strutture, ma dal fatto che, una parte della composizione controbilancia l’altra in un diverso punto del giardino. Esempio: uno specchio d’acqua di forma quadrata può essere controbilanciato da un’aiuola rialzata dalla stessa forma.
Questo linguaggio è incredibilmente versatile si adatta a molti stili architettonici, soprattutto quelli moderni.
Il giardino informale è uno stile che valorizza soprattutto gli spazi ridotti, dove le loro linee fluide distolgono l’attenzione da un perimetro limitato di forma rettangolare o quadrata, facendo sembrare il giardino più grande di quello che in effetti è.Se invece gli spazi sono ampi, le forme possono sovrapporsi o susseguirsi in uno schema ripetuto per tutto il giardino.
In questo stile è’ importante avere l’esatta percezione dello spazio e delle proporzioni, anche i colori e i volumi giocano un ruolo importante.
E’ uno stile ricco e allo stesso tempo semplice, in cui le forme troppo gremite di particolari o complicate non risultano gradevoli.
Si adatta molto bene ai giardini naturali e di campagna, ma bisogna fare attenzione che la “naturalità” non diventi un ammasso di piante ed elementi disposti in modo disordinato e caotico.
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