Animali
Cani in giardino, come limitare i danni dei nostri amici
Un giardino a misura di cane è possibile, ma è necessaria una progettazione accurata dello spazio, che attraverso lo studio e l’osservazione del comportamento e delle abitudini, trovi le giuste soluzioni estetico- funzionali, al fine di garantire una serena convivenza nel rispetto del nostro giardino e della natura dell’animale.
CANI NEMICI DEI GIARDINI?
I nostri amici animali spesso ci causano seri guai in giardino, ma li amiamo e siamo disposti a subire le loro scorribande pur di tenerli con noi. Possiamo comunque limitare i danni e trovare un giusto compromesso, attuando le giuste precauzioni e predisponendo un giardino che tenga conto della loro presenza.
Senza addentrarmi nel campo della psicologia canina, va da sé che il cane deve rispettarci e rispettare lo spazio, e questo è SEMPRE possibile impartendo una buona educazione. Teniamo presente che il giardino non serve per abbandonare il cane a se stesso, il nostro amico necessita sempre di attenzione anche quando è libero di stare tutto il giorno all’aria aperta; capita spesso invece, che chi decide di tenere il cane in giardino lo faccia anche per sottrarsi a questi obblighi.
Un giardino a misura di cane è possibile, ma è necessaria una progettazione accurata dello spazio, che attraverso lo studio e l’osservazione del comportamento e delle abitudini, trovi le giuste soluzioni estetico- funzionali, al fine di garantire una serena convivenza nel rispetto del nostro giardino e della natura dell’animale.
I danni che i cani maggiormente causano in giardino sono: lo scavo di buche, il calpestio di prato e aiuole, i bisogni sparsi dappertutto, il rosicchiamento di piante e arredi.
Le buche
Il cane spesso scava perché si annoia, per evitare questo suo stato, possiamo intrattenerlo con dei giocattoli, dedicagli tempo per farlo sfogare, farlo camminare, correre e socializzare con altri cani; già così abbiamo eliminato il 50% del problema.
Sarebbe inoltre utile eliminare i roditori in giardino in modo che il cane non senta l’odore e si metta a scavare; nel modo più assoluto non usare veleno perché potrebbe essere pericoloso anche per l’animale. Rimuovere le forti tentazioni come: le ossa che il cane ha interrato, perché è matematico che le risotterrerà ; il terreno soffice, evitate di tener zone nel giardino con terreno lavorato.
Molo utile sarebbe allestire una sabbiera, delimitata con un cordolo e con all’interno della sabbia, sarà il luogo dove il cane si potrà sfogare liberamente. Ma c’è sabbiera e sabbiera ovviamente (Fig.1), che possiamo realizzare con dei bei materiali e inserirla armoniosamente nel giardino, la collocheremo in un angolo.
Per evitare che il cane continui a scavare si può nascondere nella buca un piccolo palloncino gonfiato, così quando scaverà e lo farà scoppiare, si spaventerà e per un po’ ne rimarrà alla larga . Si possono anche usare le bucce di agrumi per proteggere la zona. Molti cani odiano l’odore dell’arancia, del limone e del pompelmo (altri cani invece sono indifferenti), un altro deterrente è quello di riempire le buche di acqua per far desistere il cane.
Va da sé che alcune razze sono particolarmente predisposte a scavare, e questo non ha niente a che fare con l’obbedienza o la noia, quindi prima di decidere il tipo di cane che volete, meglio informarsi e sceglierlo di conseguenza, altrimenti bisogna rassegnarsi ad avere un giardino che sembri un groviera.
Il calpestio di prato e aiuole
I cani, sono molto abitudinari e percorrono spesso il giardino negli stessi punti, formando sentieri e veri e propri solchi sia nel prato che nelle aiuole, dove non ci crescerà più nulla.
Innanzitutto non mettete fiori o piante delicate in zone dove sapete che il cane ci passa abitualmente. Riservate queste aiuole in alcune parti del giardino che gli saranno interdette oppure dove è più facile tenerle sotto controllo.
Potete proteggere le aiuole con una rete elettrificata a circa 15 cm dal suolo; può sembrare un metodo cruento, ma basterà che la tocchi una sola volta per desistere, più che male gli provocherà un gran fastidio e ricordandosi ne starà alla larga, anche quanto avrete tolto la rete.
Il calpestio è solitamente più evidente in alcuni zone del giardino, vicino al cancello e la recinzione di confine, perché loro amano fare la guardia e proteggere il padrone. Se abbiamo ben presenti le loro abitudini e le loro “traiettorie” possiamo adattare il nostro progetto e predisporre appositamente sentieri che potranno essere percorsi senza danni.
Possiamo avere anche l’accortezza di piantumare la siepe di confine lasciando uno spazio maggiore tra la recinzione e la pianta, così che il cane possa correre avanti e indietro senza danneggiare la vegetazione.
Per il prato è importante scegliere un miscuglio di sementi più rustico e che sia resistente al calpestio, come per esempio quello utilizzato per i campi da calcio.
I bisogni
Il cane va educato a fare i propri bisogni in un luogo a lui riservato, individuando un angolo del giardino che potrà essere pulito con facilità. Questa zona dovrà essere posizionata distante dalla cuccia, perché il cane tende a sporcare molto lontano dal luogo in cui mangia e dorme; meglio in un angolo ai confini del giardino, protetto e schermato con una siepe.
Se abbiamo a disposizione il recinto, un metodo per abituare il cane a sporcare nel suo WC è quello di tenerci l’animale qualche ora prima di mangiare, far consumare il pasto nel recinto stesso, e poi farlo uscire al guinzaglio tenendolo in prossimità della zona WC finché non ha sporcato nel luogo giusto. Si tratta solo di far prendere l’abitudine corretta, in seguito lo farà regolarmente.
In commercio ci sono anche prodotti dissuasivi da spargere nel giardino, come ce ne sono altri “attrattivi” da mettere nella zona WC. Il loro utilizzo è comunque sempre da abbinare a un preciso piano di educazione, non basta spargere questi prodotti perché il cane capisca automaticamente come deve comportarsi.
Il rosicchiamento di piante e arredi
Se il cane è abituato a rosicchiare piante e arredi potete fornire un giocattolo perché eviti di fare questo (per i cuccioli è una necessità fisiologica in alcuni periodi), se comunque è una tendenza del cane, evitate piante velenose o pericolose come: bulbi di narciso e tulipano, rododendro , edera e siepi di tasso, potrebbero diventare tossici e mortali.
Attenzione anche all’utilizzo di diserbanti, pesticidi e fertilizzanti chimici; evitare di fare uscire il cane in giardino per almeno un giorno dopo aver eseguito il trattamento, aldilà del fatto che sarebbe bene anche per la nostra salute, cercare di evitarli, preferendo l’ utilizzo di prodotti naturali, gli stessi usati in agricoltura biologica.
La cuccia e il recinto
Per il nostro cane è necessaria una cuccia bella ed accogliente per ripararsi dal freddo e dal caldo. L’ideale sarebbe posizionarla sotto un albero spogliante, che proteggerà con le sue fronde dal sole nella bella stagione e lascerà passare i raggi solari quando è senza foglie e fa più freddo .
Anche qui esistono cucce e cucce (Fig.2), di design o con i tetti verdi che si inseriscono perfettamente nell’estetica del giardino, l’importante è che sia coibentata.
Disponendo di spazio, si può costruire un piccolo recinto i dove il cane potrà essere rinchiuso in all’occorrenza, ad esempio quando si hanno ospiti o quando si debbono fare lavori in giardino, la zona dovrà comunque essere confortevole e non isolata, altrimenti il cane si sentirà escluso. Con varie soluzioni possiamo armonizzare o schermare il recinto con il verde (Fig.3).
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